Questo è un blog in cui non si parla tanto di politica in senso tradizionale, però non si può tacere su quello che accade oggi. Non mi dilungherò sulle mie scelte, chi mi segue lo sa già, però voglio rivolgere un invito a tutti; andate a votare! Votare non è un matrimonio, votate per chi è più vicino a voi, votate per chi è meno lontano, ma votate e poi vi potete incazzare a morte con il prescelto e non votarlo più. Votare conta poco, ma non votare conta nulla. Il non voto come gesto di protesta è comprensibile, ma inutile. Nessuno lo capisce. Non so se avevo già citato questa poesia, ma è molto tardi e ho sonno. Buona notte!
L’analfabeta politico
Il peggiore analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
nè s’importa degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.
L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille che dalla sua
ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato,
l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico imbroglione,
il mafioso corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.
Bertolt Brecht