partito comunista italiano

Grazie nonni, che mi avete fatto venire l’amore per i libri/2

Andavo nella libreria internazionale, compravo i volumi in inglese, ma anche francese, tedesco e russo. Mi ricordo “Les mains sales” di Sartre. Vado nella libreria Feltrinelli, ma non solo. Mi ricordo anche la libreria della CGIL, che adoravo, mi ricordo la biblioteca della sezione del PCI, dove andavo a prendere in prestito i libri, di storia, ma anche romanzi. Mi ci aveva portato mio nonno, era vicinissimo a casa, di fianco ad una parrucchiera. C’era uno scaffale, con tanti libri. Mi ricordo la mia meraviglia e la mia gioia nell’andarci. Mi ricordo quando comprai il libro di poesie di Pietro Ingrao, “L’alta febbre del fare”, di cui mi è rimasta tantissimo impressa questa poesia, che ho già pubblicato, qualche tempo fa.

SOLO

Solo contemplare l’onda:

senza invocare transito

o cibo: ospitarla

nella mente, senza frutto,

senza tentare alcuna costa,

ne’ alcuna schiuma

frangere. Non piu’ strumento:

leggere il mare.

Grazie, anche se so che non amate i ringraziamenti. Siete persone concrete, amate i gesti concreti. Ci ho provato a darvi soddisfazioni, ci provo sempre, ci provo ancora, qualche volta ci riesco.

a presto,

M.

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21 gennaio 1921-

oggi è l’anniversario della nascita del PCI. Penso a mia nonna, a mio nonno, alla loro tessera, al loro comunismo fatto di contenuti pesanti e importanti, al loro comunismo fatto di amore. penso al loro comunismo, fatto di tempo, fatica, sacrifici e sorrisi. penso alla mia tessera della FGCI, la federazione dei giovani comunisti, alle mie tessere di Rifondazione. Penso alla mia passione di ragazzino lungo lungo e magro, sincero. Penso al fatto che siamo pezzi di storia, penso al fatto che siamo noi stessi delle storie.

Auguri PCI.