omofobia

Aktion T4

Dall’anno scorso ci è stato affidato un compito, quello di dedicare un ciclo di lezioni ad un argomento di educazione civica. Ho deciso di parlare dell’Aktion T4. Dietro a questo termine anodino si cela un’operazione di sterminio sistematico delle persone disabili in Germania, considerate vite indegne di essere vissute. Ho raccontato la storia in tedesco, riassumendola un po’ in italiano. Ho raccontato i fatti. Ho cercato di usare parole nude, prive di retorica, aiutato anche dal tedesco, che è una lingua essenziale, logica, che sto studiando dal lontano 1993. Non è la mia madrelingua, la devo trattare con rispetto e cura, forse ancora superiori a quelle che riservo all’italiano, che è casa mia, che il mio ventre materno, per così dire. Ho cercato di allargare il discorso a tutte le discriminazioni, provando a ragionare assieme ai miei alunni, invitandoli a ragionare con libertà e spontaneità, di discriminazioni con il pretesto dell’orientamento sessuale o del colore della pelle. I miei alunni hanno scritto presentazioni, belle ed originali. Sono stato felice e sorpreso, come sempre. Ho sentito di aver diffuso antifascismo, di avere seminato qualcosa, nel mio piccolo, nel mio piccolissimo.

La mamma di uno dei ragazzi mi ha fatto i complimenti per quello che ho fatto, raccontando che anche lei si adopera per far prendere coscienza ai propri figli di questi contenuti. Ho risposto ringraziando, ma anche affermando che stavo solo facendo il mio dovere di cittadino e di insegnante. Felice e stupito, di avere seminato bene, di avere seminato antifascismo e vita.

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Omofobia

Apprendo che i detrattori del DDL Zan non vogliono, tra le altre cose, che le scuole private (sì, sì chiamano SCUOLE PRIVATE e non quell’ipocrita definizione di paritarie) siano tenute ad organizzare iniziative contro l’omofobia, come vorrebbe il DDL. Questo significa che per loro non è giusto essere contro l’omofobia. O forse è giusto essere a favore, secondo loro?

Non vogliono combattere l’omofobia, mentre le discriminazioni e le persecuzioni nei confronti delle persone omosessuali continuano incessanti. Ricordiamo che queste scuole ricevono soldi pubblici, grazie al cosiddetto centro sinistra e alla destra. Mah.

Vicinato

Vicino di casa odioso e repellente che urla al corriere, il quale ha appena portato un pacco “sono i pannoloni per mia moglie, vero?”, facendosi sentire a qualche centinaio di metri di distanza. Per la cronaca: la moglie ha una sessantina d’anni, e’ odiosa, repellente, razzista e omofoba. Suo marito e’ di Santo Domingo e suo figlio e’ gay.

tutto vero!

Ho una vicina di casa di circa 60 anni, con il volto perennemente impiastricciato di pesante trucco rosso, bassa e tozza. Ha lo sguardo cattivo e la voce squillante. Scrive post razzisti su fb ed ha un marito di Santo Domingo, con il quale ha avuto due figli. è omofoba e ha un figlio gay, è “animalista” e ha restituito un cane che aveva comprato, come una merce avariata, perché, a suo dire, disturbava le persone.

 

Se la diversità è una vergogna (NATALIA ASPESI).

Triskel182

UN RAGAZZINO si uccide, come hanno fatto altri, perché omosessuale, perché emarginato e schernito dai compagni in quanto omosessuale, perché non sa come dirlo ai suoi genitori che immagina non lo capirebbero.

Perché alla fine nel mondo, anche nel suo mondo di riferimento adolescenziale, i gay sono sempre di più: belli, celebri, accettati, capiti, amati, venerati, stilisti e registi, cantanti e attori, nuotatori e tennisti, calciatori e politici. Una élite che vive in un contesto privilegiato dove contano le persone e non le loro preferenze sessuali: persone che sono se stesse, che non si nascondono, che vivono in coppia, che fuori dall’Italia si sposano e adottano figli.

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