Questo film mi ricorda la mia amata nonna: sorrisi, allegria, una sera d’inverno o di primavera, la risata di mia nonna, grande serenità e spensieratezza. è un grande film, con Totò e Peppino. Ridatemi indietro tutto, la rivoglio…
Magari…
Questo film mi ricorda la mia amata nonna: sorrisi, allegria, una sera d’inverno o di primavera, la risata di mia nonna, grande serenità e spensieratezza. è un grande film, con Totò e Peppino. Ridatemi indietro tutto, la rivoglio…
Magari…
Il mio penultimo giorno a Tokio l’ho trascorso girando per Shinjuku, trovando due parchi chiusi, quello del museo Teien e quello di Shinjuku, Ho visitato il quartiere di Shimokitazawa, sono andato nella libreria Marouzen a comprarmi un bellissimo libro di fotografie su Tokio,meno male che ne hanno anche in inglese.
Sono andato a letto e ho puntato la sveglia alle sei, per poter prendere il taxi in tempo. Ho preso il taxi per Haneda, ma forse non si parte mai, anzi non sono mai partito.
Sono ancora là.
Chiedo in prestito le sue parole, perché debbo raccogliere le mie idee. Debbo capire il significato del mio caos. Debbo trovare una via d’uscita intelligente dalla tristezza. Ho prodotto sostanza, ci sono persone che hanno imparato delle cose, ci sono delle persone che hanno respirato bene. Sono riuscito a far lavorare bene e tanto delle persone, sono riuscito ad essere Michele. Ho prodotto civiltà, ho prodotto società. Penso che resterà tutto. Resterà tutto e per sempre. Però ho voglia di sorrisi e ho voglia di energia, ho voglia di guardarli negli occhi, ho voglia di passioni forti. Coraggio. Coraggio.
Mmm….
E’ pur sempre bellissima un’emozione
con le cadute e tutto il male
come una musica, come un dolore lascia il suo segno e non si fa scordare
l’anima in ogni sua imperfezione
ti fa cadere e rialzare
seguire logiche senza ragione
prendere e andare nel nome…
anche se non trovi le parole
hai girato il mondo dentro a un cuore intero…
nessuna replica, poco potere
mentre decidi se ti puoi fidare
il tuo momento ti viene a cercare puoi solo credere
forse saltare
come un elastico senza pensare non c’è più tempo forse fa male
anche se non trovi le parole
hai gitato il mondo dentro a un cuore…
anche se puoi perderti a cercare
hai girato il mondo dentro a un cuore
e devi dire grazie a te se resti come sei
dire grazie a te che
non ti lasci mai
anche se non riesci più a dormire
perchè non ci credi che è la fine
anche se non puoi ricominciare
hai girato il mondo dentro a un cuore intero
Parla di nostalgia,… Vi piace???? I’ll be missing you di Puff Daddy e Faith Evans.
(feat. Puffy Daddy)
(Puffy Daddy):
Yeah, this right here
Goes out to everyone
That has lost
Someone or that
Truly loved
Check it out
Seems like yesterday
We used
To rock the show
I laced the track
You locked the flow
So far from hangin’ on
The block for dough
Notorius
They got to know that
Life ain’t always
What it seem to be
Words can’t express
What you mean to me
Even though you’re gone
We still a team
Thru your family
I’ll fulfill your dreams
In the future can’t wait
To see if you’ll open up
The gates for me
Reminisce
Sometime the night
They took my friend
Try to black it out
But it plays again
When it’s real feelings
Hard to conceal
Can’t imagine
All the pain I feel
Give anything to hear
Half your breath
I know you still livin’
Your life after death
Chorus (Faith Evans):
Every step I take
Every move I make
Every single day
Everytime I pray
I’ll be missing you
Thinking of the day
When you went away
What a life to take
What a bond to break
I’ll be missing you
(We miss you, Big)
(Puffy Daddy):
It’s kinda hard
Wit you not around
Know you in heaven
Smilin’ down
Watching us
While
We pray for you
Everyday
We pray for you
Till the day
We meet again
In my heart is where
I keep you friend
Memories
Give me the strength
I need to proceed
Strength
I need to believe
My thoughts, Big
I just can’t define
Wish I could turn back
The hands of time
Us and the six shop
For new clothes
And kicks
You and me
Takin’ flics
Makin’ hits
Stages
They receive you on
Still can’t believe
You’re gone
Give anything to hear
Half your breath
I know you still livin’
Your life after death
(Chorus)
Somebody tell me why
One black morning
When this life is over
I know
I’ll see your face
Every night I pray
Every step I take
Every move I make
Every single day
Every night I pray
Every step I take
Every move I make
Every single day
Every night I pray
Every step I take
Every move I make
Every single day
Every night I pray
Every step I take
Every move I make
Every single day
(Chorus)
Every night I pray
Every step I take
Every move I make
Every single day
(Chorus)
Every night I pray
Every step I take
Every move I make
Every single day
(We miss you)
Sono stati giorni difficili. La notizia della fine del mio incarico mi ha sconvolto e addolorato un bel po’. Mi sono affezionato ai miei ragazzi, che saranno sempre i miei ragazzi. Mi hanno mandato, ragazzi e genitori, e-mail bellissime, piene di gratitudine per quello che ho fatto in questo periodo. Ho rischiato di piangere più volte, davanti al computer o al tablet. Oggi è stato l’ultimo giorno, ho risalutato i ragazzini delle medie, ho salutato i ragazzi del liceo. All’ultima ora ho pianto, era la prima volta che mi succedeva davanti agli alunni.
Mi hanno scritto frasi, di cui Vi scriverò, che mi resteranno per sempre dentro, mi hanno fatto emozionare. Ho vinto come insegnante, ho vinto come persona soprattutto. Ho dimostrato, in questi mesi, di essere una persona e non un personaggio, di essere una persona che vuole bene agli alunni e alla materia che insegna, ma, prima di tutto, una persona. Mi mancano già.
P.S. Ho raccolto tutte le mail in una cartella, intitolata “cose bellissime”.
P.S. La megera che ho sostituito è una babbiona esaurita. Quanto durerà a scuola???? Spero poco… (lo so che sono cattivo)
Oggi ho chattato su fb con dei miei studenti della mitica terza dell’anno scorso. Ho riso un bel po’, ma ho avuto tanta nostalgia. è mai possibile che, per colpa di questa precarietà, si debba interrompere un bel rapporto? MI sembra quasi che quello che abbiamo fatto non valga nulla e so che non è così, perché penso che abbiano imparato qualcosa e vissuto bene. Anche nella scuola delle suore ho delle soddisfazioni, però devo ricominciare tutto e poi, se la titolare della cattedra dovesse perdere anche la madre, è a casa, per badare ai propri genitori e le è già mancato il padre, io rischio di andare via, magari da qualche altra parte, per ricominciare tutto da capo. Non mi piace. Adesso mi auto cito e ripubblico la lettera che consegnai loro alla fine dell’anno scolastico scorso. Qualcuno si è anche commosso e mi stavo per commuovere anche io.
Cara 3h, cara 3q. Siamo arrivati a giugno ed è stato un anno bello. Avrei potuto, avremmo potuto fare di più. C’è sempre un particolare del programma che non è stato trattato abbastanza, qualcosa che sarebbe potuto essere stato fatto meglio. Non è questo l’importante: abbiamo fatto qualche cosa, sapete qualcosa di più di tedesco. Credo che la situazione sia migliorata, ho avuto tante prove in queste settimane, vedendo molti dei lavori che avete scritto e ascoltando, ad esempio, chi si è ricordato di regole studiate tanto tempo fa.
Quando sono entrato qui per la prima volta, alla fine di settembre del 2012, ho avvertito una sensazione positiva. Ho avvertito la sensazione di un clima caotico e stimolante. La prima frase che dissi di voi fu, mi sono simpatici. Ora ne sono più convinto di allora. Un filosofo, Nieztsche, ha scritto nel libro Così parlò Zarathustra, Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können. Ci penso io alla traduzione, è il mio mestiere. Bisogna avere un caos dentro di sé, per generare una stella danzante. La stella danzante sta ferma e nello stesso tempo si muove, è la sintesi dell’equilibrio. Nietzche pensava che il mondo fosse diviso tra dionisiaco, da Dioniso, dio dell’ebbrezza, cioè il caos, e l’apollineo, da Apollo, cioè la calma, la misura. La soluzione è mettere insieme il caos, la vivacità e l’ebbrezza con la calma, la razionalità e l’autocontrollo.
Ho visto voglia di imparare, voglia di capire qualcosa. Ho cercato di creare un clima basato sulla fiducia, considerandovi persone mature, anche se qualcosa è stato da aggiustare, nel corso dell’anno. Detesto i riti scolastici, faccio fatica, talvolta, persino a controllare se c’è una persona fuori dall’aula o ce ne sono due, e anche per quello ho chiuso un occhio e, a volte, entrambi, su piccole mancanze come questa e mancanze meno piccole, cercando di dialogare per capirci. Credo che il clima sia progressivamente migliorato dall’inizio dell’anno, forse perché vi siete sforzati (molte volte, ma non sempre) di starmi dietro anche quando vi ho tartassati con un bel po’ di grammatica, la famosa grammatica a bestia, anzi, abbestia, ma veramente abbestia. Siete riusciti a starmi dietro anche al sabato, all’ultima ora, non so se per dedizione per la materia, o perché forse vi sto un po’ simpatico. Ho avuto delle ottime sorprese anche in diverse verifiche. ci sono stati anche momenti difficili, come quando avevo messo una nota, perché non ne potevo più. Quello che è successo quella volta ha contribuito a migliorare, almeno parzialmente, la situazione.
Ho avuto delle bellissime sorprese quando avete scritto i vostri lavori. Avete dimostrato grande creatività e personalizzazione, avete un mondo interiore vivace ed importante e scrivete pure benino in tedesco (Google traduttore a parte,…). Siete persone ricche dentro, ne ero certo fin da quando vi ho visto per la prima volta, avete riempito le mie giornate.
Molte volte mi bastava vedere i vostri visi, i vostri sorrisi per riprendere il buon umore, che magati se ne era andato per qualche motivo. Tante volte sono uscito da qui con il sorriso sulle labbra. Uno dei vostri pochi difetti è che dovreste essere meno diffidenti e ansiosi: quando vi ho proposto certe idee o vi ho spiegato come si deve studiare, avete pensato che avreste fatto fatica eccessiva. Non avete saputo usare la razionalità, prendere le cose nel giusto modo, e i risultati non sono stati buoni. Siete esseri umani e non avete avuto abbastanza fiducia nelle vostre possibilità,; io ho avuto ed ho fiducia nelle vostre possibilità, ho creduto più io in voi che voi in voi stessi.
La scuola è finita. Vi auguro di riposarvi, di vivere esperienze belle. Durante quest’anno siamo cresciuti, ho imparato qualcosa da voi, spero che voi abbiate imparato qualcosa da me. In questa classe si respira aria buona, vorrei tornare perché diventi ancora migliore.
Siete persone belle dentro e fuori. Un abbraccio (metaforico o reale, fate voi)
Un professore decente p.s. grazie anche per avermi sopportato
L’ho appena riletto, che nostalgia…. Quanto mi mancano.
quasi quasi compro un cappellaccio a larghe falde, indosso gli occhiali da sole e me ne vado per un anno. quando riscopro me stesso, quando rivedo michele, senza etichette, liscio, nudo, per così dire, non lo trovo affatto male e vorrei vederlo così per più tempo, poi penso che mi mancherebbe la scuola, con tutti i problemi, si’, amo anche quelli e allora, continuo a tradurre e ad insegnare. non penso di essere indispensabile, nessuno lo è, ma penso di poter servire a qualcosa e poi, ammettiamolo la scuola mi manca, ho bisogno della scuola.
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Dott.Massimo Romano
Sognatore di mestiere. Credo ancora nella fiaba del principe azzurro.