mal di testa

Il cielo plumbeo a Passo del Lupo

Il cielo plumbeo è una promessa mantenuta di un poco di fresco. Non ci si può lamentare, si sta meglio che in città. Per lo meno si respira un po’, un pochino però. Siamo a 1500 metri abbondanti. Questi discorsi sono da comari da ballatoio, me ne rendo conto, ma la temperatura inclemente stronca la volontà e anche i neuroni.

Non sono mai salito su una seggiovia, credo che si chiami così e non ci salirei mai, per tutto l’oro del mondo. Soffrirei pure di vertigini, salendo lì sopra, Mi fa paura solo a vederla, Però salgo sugli aerei, senza problemi. Ieri notte ho dormito malissimo ed ho avuto un mal di testa atroce, per colpa del caldo. Avevo la pressione sotto i tacchi e santa RedBull mi ha aiutato almeno un po’.

Basta lamentarmi.

a presto

M.

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Curare

Alcune settimana fa, ho partecipato, obtorto collo, ad una riunione online di insegnanti sullo stress lavoro correlato. Ho sentito colleghi, parlare dello stresso correlato al lavoro da insegnante. Venerdì scorso sono arrivato a scuola, reduce da una notte insonne. Avevo mal di testa, mi sono messo a lavorare, correggendo verifiche, durante l’ora di studio assistito, con alunni che non seguono l’ora di religione. La seconda ora ho spiegato la Rivoluzione e la Restaurazione in Europa, la società divisa in classi. Mi sono sentito meglio, mi è passato il mal di testa, l’umore è migliorato. La scuola mi cura. Mi stupisco, pensando ai colleghi che non vivono bene questo lavoro.