Il buio è fatto per pensare, per baciare, per fare l’amore. Al buio ho dato baci e abbracciato teneramente persone. Il buio è fatto per dormire.
La scuola in cui lavoro è buia, l’auletta in cui lavoro è buia. Mi sono fatto aggiungere una lampada da pavimento, il neon è fioco. Il mobilio è lugubre, vecchio e nero. La sala insegnanti è lugubre, tetra, buia. Non mi piace andarci, non mi piace starci. è buio anche quando fuori c’è il sole. quando arrivo in anticipo, rimango nel parcheggio. La scuola è vicino al centro.
Mia madre ha visto un parcheggio pubblico a poca distanza, il parcheggio di un centro sociale e di un liceo. Non si paga il parcheggio, molti parcheggiano, me compreso, tra alberi secolari e avanzi di quello che una volta fu il prato. Ai limiti del parcheggio inizia un parco, studenti del liceo fanno educazione fisica, anziani con il cane, turnisti con il cane, anziani che passeggiano, in questi giorni c’è il sole. Sto in macchina a studiare, a preparare le lezioni, a fare le telefonate. C’è più luce qui, mi sento come Nanni Moretti in Caos Calmo, quando sta in macchina, davanti alla scuola della figlia. a lavorare. Il buio è fatto per fare l’amore, non per studiare.