bugie

Altre avventure della suora inquietante

Quando è trascorso del tempo da un avvenimento cresce l’esigenza di rifletterci sopra. L’esperienza con la suora inquietante mi ha mostrato un mondo pre-moderno e ultramoderno, allo stesso tempo. Mi ha mostrato il potere assoluto ancien regime e mi ha mostrato il neo capitalismo, che mette in discussione i diritti dei lavoratori e i rapporti con le persone, con la stragrande maggioranza degli alunni.

Ci sono tante sfaccettature del rapporto che ho avuto con quell’essere che è giusto analizzare: una di queste è la sfiducia che mi ha dimostrato fin dall’inizio della nostra conoscenza.

Quell’essere immondo mi assume con un contratto di quindici giorni, che prevede la possibilità del licenziamento ad nutum, così come la possibilità per me di andarmene senza preavviso. Alla fine dei 15 giorni, mi assume con un contratto di 6 mesi e mezzo. Lei mi deve dare un preavviso di 1 mese e io pure, se volessi andarmene. Pochi giorni dopo la proroga del contratto, quando sto uscendo dal ripostiglio chiamato pomposamente “aula di tedesco”, mi viene incontro e mi invita a tornarci dentro. Mi chiede come mai non ho aggiornato il registro elettronico e io le rispondo che la segretaria non l’ha ancora predisposto. Mi dice di farmi aiutare da un prof della scuola e io replico che il registro elettronico non è ancora pronto. Lei continua per la propria strada, mostrando di non credermi. Secondo quell’essere io avrei mentito su una cosa, per la quale mi avrebbe potuto smentire in 2 secondi, andando a chiedere alla segretaria, a pochi passi da lì. Secondo lei, io sarei stato, oltre che bugiardo, decisamente stupido. Forse ho già raccontato questo passaggio, ma mi serve per agganciarmi al passaggio successivo.

G.P. ha 13 anni, gli occhi come due fessure e la bocca grande, deformata da un ghigno cattivo. è vestito firmato dalla testa ai piedi, con il cellulare da 600 euro. Voi sapete del mio infinito affetto nei confronti di tanti alunni, che ho conosciuto nella mia carriera, ma non ho voluto bene a quel ragazzino. è un ragazzino viziato dalla madre, ricco, cattivo e bugiardo. è incapace di amare, perché non lo hanno mai amato nel modo giusto. Questo ragazzino va a dire alla suora inquietante che io passo tutto il tempo della lezione attaccato al tablet. Utilizzo il tablet nel ripostiglio di tedesco, per firmare il registro elettronico, visto che quello schifo di preside non ha messo la lim, per inserire gli argomenti della lezione e i voti, da quando la segretaria ha sistemato il registro elettronico. Io spiego la verità alla suora inquietante, non si capisce se mi crepe oppure no, ma io ho qualche sospetto che non mi creda. Un giorno di inverno con il sole, mentre sto facendo lezione alla terza media di G.P., questo inizia a lanciare pallini di carta a L.M., un ragazzino biondo, svogliato e maleducato. L.M. risponde e qualche altro ragazzino si associa, ma i due colpevoli principali sono loro due. Li sgrido, minaccio punizioni, ma continuano imperterriti, fino a ridurre il pavimento un tappeto di pezzetti di carta. Suona l’intervallo e la fine della lezione e io dico loro di raccogliere i pezzetti di carta, ma loro se ne vanno. Li raccolgo io. La volta successiva faccio loro una reprimenda e assegno un compito di punizione. Me lo portano e la cosa sembra finire lì. Sembra. Un venerdì sera alle 21 mi arriva una mail della suora inquietante, con scritto nell’oggetto “comunicazioni suora inquietante”, che mi fissa un appuntamento per il martedì successivo, per discutere di generiche questioni educative. è un processo kafkiano, l’ho capito. Il giorno dopo non ho lezione e la chiamo per sapere il motivo esatto della convocazione, lei si fa negare.

Arriva il martedì. Lei tarda 20 minuti e poi sfodera una lettera scritta da G.P., che mi accusa di umiliarlo. Sostiene che io l’avrei accusato ingiustamente di lanciare pallini, quando lui era innocente, e che non avrei controllato i suoi compiti di punizione. Mi racconto che la madre del ragazzino è andata a parlare con la suora al venerdì alle 20 30. Io spiego la verità alla suora e lei mi risponde “perché il ragazzino dovrebbe mentire?”. Io rimango basito, ma rispondo ugualmente “perché ha 13 anni, perché ha paura di essere punito, per nascondere quello che ha fatto.”Lei mostra di non credermi, crede ad un ragazzino di 13 anni e non ad un professore di 37 anni, che, secondo lei, si sarebbe inventato tutto, della storia dei pallini.

Penso che la madre di G.P. fa dei servizi gratis per la suora e mi spiego tutto, o quasi.

Sfodera una presunta lettera anonima, scritta da presunti anonimi genitori, contro di me e altre balle. Ho rimosso tutto dalla mia mente. Se me lo ricorderò, ve lo racconterò.

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Risorse disumane

Stamattina ho mandato delle mail a dei genitori e ragazzi della scuola dove sono stato fino a poco tempo fa. Ho ricevuto alcune risposte, ma una mi ha colpito. La madre di una ragazzina dolcissima di prima media mi ha scritto che la stronzetta che ho sostituito non è tornata. Hanno preferito nominare un’altra persona per due mesi, perché non ho partecipato a tutte le riunioni pomeridiane, avendo solo 10 ore, perché non ho partecipato a 1 open day, perché era il mio compleanno, perché qualche ragazzino stupido di terza media ha raccontato delle balle sul mio conto, perché non voleva essere sgridato. A me hanno detto che sarebbe tornata, me l’ha detto la suora che si occupa dell’amministrazione. Io l’ho detto ai ragazzi, mi hanno indotto a mentire, senza che io lo sapessi.

I cattolici sono don Puglisi, sono don Ciotti, ma sono anche questi. Questo è uno dei motivi per cui non sono cattolico. Questo è il rispetto della persona, questo è il rispetto nei confronti di tanti alunni, la stragrande maggioranza, che si era trovata bene con me. Questa è una scuola cattolica, considerata tra le più dignitose nella mia città. Questo è l’insegnamento per gli alunni. 

Queste sono le scuole che vengono finanziate dalla collettività, mentre le scuole pubbliche vengono deprivate di fondi. Questa barbarie mi spaventa, come cittadino, prima ancora che come insegnante. Capita a me e capita a tanti altri, magari capitasse solo a me. Non sarebbe un problema. Qualcuno diceva: socialismo o barbarie. Resterà solo un deserto di questa civiltà?

p.s. La suora inquietante è ammalata, pare abbastanza seriamente. Non riesco a provare nessuna particolare pietà, al di là di quella per l’essere umano. 

le nuove entusiasmanti avventure della suora inquietante

Come i lettori di questo meraviglioso blog sanno, qui si parla tanto di scuola e, negli ultimi mesi, della suora inquietante. Chi è la suora inquietante? Per quei 2 o 3 al mondo, che ancora non lo sapessero, la suora inquietante è un essere scheletrito dall’età indefinibile, che indossa un buffo abito e fa la preside nella scuola dove insegno. Questo singolare individuo ha la voce fioca, la zeppola, i modi tranquilli, ma di una tranquillità che fa quasi paura, sembra quasi l’attimo prima della tempesta. La chiamo suora inquietante proprio per questi motivi. Voi sapete che circa un mese fa mi ha convocato, dicendo di credere ad una montagna di bugie, raccontate da un ragazzino stupido. Io penso che quella mossa sia stata improvvida per due motivi: il primo è abbastanza ovvio, mi ha dato del bugiardo, senza averne le prove, il secondo motivo è che mi ha maldisposto e invelenito. è logico che io cerchi di fare sempre bene, per il bene degli alunni, però, questi episodi lasciano degli strascichi, sono gravi.

Voi sapete certamente che quando c’è tedesco, i ragazzini delle tre sezioni delle medie che fanno tedesco vengono da me, in varie aule. Si perde sempre tempo, perché l’aula nella quale dobbiamo entrare è occupata, poi perché i ragazzini entrano con calma, sono indecisi su dove sedersi, ecc. ecc. Giovedì scorso ho lezione con la seconda media, entrano in aula. Inizio a far sedere i più distratti davanti, mentre gli altri si assiepano dietro. Li sto richiamando, quando la porta, all’improvviso, si apre. 

CHI è???????????? LA SUORA INQUIETANTE!!!!!!! si materializza come per magia. Ho il cuore in gola. Inizia a parlare.

“Ho zentito provenire da quezta clazze delle lamentele zulla didattica: durante tedezco non zi fa abbastanza, ziamo indietro, ecc. ecc.” Io mi aspettavo che desse loro ragione, invece… “Voi, che ziete tanto bravi a lamentarvi degli inzegnanti, ma guardate alla vostra coscienza. Siete attenti, studiate, gli permettete di lavorare” e poi “Dovete venire avanti, non potete ztare azziepati là dietro” Pensavo che mi avrebbe sgridato, invece no, incredibile. “Mi raccomando, vi dovete comportare in modo irreprenzibile. e, ze zerve”, guardando me, “mandiamoli in presidenza” “Vi zaluto” Se ne va, e i ragazzi sono più attenti del solito e più concentrati. Che sia l’inizio di una svolta????

 

Non potevo esimersi dallo scrivere un post di elogio della suora, altrimenti, passo per il solito comunista criticone ateo, che critica a prescindere le suore. Stavolta la suora è stata brava. Quante altre volte lo sarà? Si materializza all’improvviso: sarà un fantasma?

io e la suora inquietante

breve aggiornamento sulla suora inquietante: oggi mi ha ricevuto, con venti minuti di ritardo, per proferirmi un profluvio di balle e insinuazioni volgari, vomitate in una lettera da uno stupido ragazzino viziato, supportato da una stupida madre. Io mi sono difeso in modo tosto, la suora ha mostrato di dare più credito ad uno stupido tredicenne (per forza, i suoi pagano 4000 euro l’anno). Perché mai dovrebbe inventare le coooose, mi dice quella stronza. Perché è un pezzo di merda, avrei potuto rispondere. I tredicenni sono degli angioletti che non mentono mai, la madre stronza non è mai venuta ad un ricevimento. Mi ha anche riferito di una mail di alcuni genitori di seconda, i quali sostengono che i loro figli non abbiano imparato niente (????) nelle mie lezioni. Forza e coraggio, forza e coraggio.