autoironia

Felicità

Questa volta non parlo di scuola. Parlo, comunque, di un insegnante. Quando lo vedo, quando lo sento al telefono, sono felice. è il mio migliore amico. La sua voce, le sue parole mi scaldano l’anima, la sua presenza è ristoro per lo spirito, anche per il corpo, viste le mangiate che ci facciamo. Ha un animo sensibile, è un artista, è uno scultore, è uno scrittore, è un saggista, è un meraviglioso insegnante di sostegno, ruolo per cui serve grande empatia. Ha sofferto molto, ha perso il padre troppo presto, sua sorella gemella troppo presto. è stato mobbizzato, durante il dottorato che ha frequentato. Si è sfasciato un ginocchio e un polso, perché é svenuto per la stanchezza e i maltrattamenti subiti. Ha una madre che lo sostiene, premurosa e meravigliosa cuoca, tra le altre cose. è ansioso, troppo ansioso. è una persona piena di ironia e autoironia, una persona gentile, pronto a dare tutto per gli altri, una persona empatica. è una persona che rende felici e sereni, è una persona profonda, con lo sguardo da buono. ed è pure fico, diciamolo.

Conserverò questi momenti di felicità, per l’inverno dell’anima. Sopravvivrò anche quest’anno? w l’ottimismo! 🙂

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Leggetelo…

Ho letto i migliori di noi di Andrea Scanzi, edito dalla Rizzoli. si tratta di un libro agile, che si legge in scioltezza, per imitarne l’autore. è scorrevole, e questo è il primo pregio. Si respira Arezzo, questo è il secondo pregio, mentre lo si legge. è una storia di amore, amicizia, vita, cibo, piena di ironia, autoironia, sarcasmo. C’è anche l’amore per i cani. Vi innamorerete dei personaggi, da Max Bigodini a Vaiana. A me piace soprattutto Vaiana. Forza!!! Non l’avete ancora comprato? andate a comprarlo, altrimenti siete dei Nardella (aridai, sto di nuovo imitando Scanzi)