alba

Alba (capitolo ennesimo)

La scuola non è mai solo lezioni, riunioni e verifiche. La scuola è luogo che pulsa, un po’ lontano dalla città, che sa un po’ di campagna, ma non troppo. Sono villette carine, terreni agricoli e cantieri, cantieri di villette a schiera, cantieri di supermercati in disordine, che fanno diventare un paese, qualcosa di diverso, qualcosa di scomposto, qualcosa di troppo grande. La scuola è rappresentata anche da queste albe davanti al bar, dove prendo il caffè subito prima di entrare. Vista dalla strada provinciale.

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Sapere di essere umano

Abbiamo bisogno di sicurezze. Avevo bisogno di rendermi conto della mia umanità, almeno di un pezzetto di essa. Mi sono emozionato ancora per il giorno che dura di più, mi sono rallegrato, perché, dopo tanti mesi, ho potuto togliermi il cappotto e camminare felice nel sole, verso la trattoria dove pranzo ogni martedì, solo soletto. Mi emoziono guardando le albe.

Bene così. Forse.

A presto.

M.

Albe

Ci sono le elezioni e non ho alcun entusiasmo. Ho smesso di credere ai partiti esistenti da lungo tempo, ma andrò a votare. Sono comunista, ma non mi riconosco in nessun partito. Chi voterò? Penso Potere al Popolo, anche se trovo una baggianata suprema la polemica sul 41bis, che questa lista, formata da rifondaroli e frattaglie varie, ha montato. Non sono più iscritto a rifonda dal 1998 e forse c’è un motivo. Credo nel potere della scuola di cambiare le persone. Se solo questo post avesse un senso logico. Meglio che vada a letto.

5 anni

Sono passati 5 anni da quel momento, dal momento in cui ho deciso di scrivere qualcosa. Ci sono ancora molti nodi da sciogliere, questioni da chiarire, cose che non capisco. Ho vissuto molto, con molto cuore, come mi ha detto un ragazzo in palestra, forse troppo. Sto pensando al vicino di casa che pota la siepe e lascia l’erba tagliata per terra. Dopo si alza il vento e l’erba tagliata si sparge ovunque, senza pietà. Sto pensando ai medici che non hanno umanità, ne ho incontrati diversi in questo periodo in cui ho frequentato troppo ospedali. Sto pensando a ragazzine che parlano troppo e con sicumera e a ragazzine che mi insegnano molto. Sto pensando al fatto che ragiono ancora poco e non sto abbastanza attento ai segnali che mi manda il mio fisico. Sto pensando che sembro uno che usa tanto la ragione, ma non è vero. Sono un impulsivo, anche se ho l’aria tranquilla.

alba