c’è stata la vigilia, un paio di giorni fa. La mia alunna, la quale mi aveva invitato a pranzo alcuni mesi fa, mi ha telefonato, rivolgendomi frasi piene di affetto, sincero. Mi ha detto che non vede l’ora di rivedermi a gennaio e io mi sono stupito, mi ha ringraziato per quello che le ho insegnato. Sorridevo ed ero meravigliato. Sono sempre meravigliato dai gesti affettuosi, come se fosse sempre la prima volta. Quella ragazzina dolce e deliziosa mi riempie di affetto da sempre. Mi ha scritto anche la suora inquietante, un messaggio pieno di retorica scialba, che simula considerazione e affetto.
adolescenza
scusate l’interruzione/parte quarta. Con questa musica sono cresciuto, pensate un po’
Avevo circa 15 anni e non ascoltavo solo gli AC/DC. Corrado Guzzanti/Ugo Intini canta “Non può crollare il sistema”
Perdere l’innocenza
Come sempre, arrivo in ritardo. Sono passati 22 anni e un giorno, dalla strage di Capaci, quando Falcone, la moglie e la scorta sono stati uccisi.
Mi ricordo che a quell’epoca io ero già un piccolo militante comunista. Mi aveva un po’ perplesso il fatto che Falcone avesse accettato di lavorare a Roma al Ministero della Giustizia. Pensavo che rischiasse di compromettersi con il sistema. Lo ammiravo, ma non avevo capito il suo gesto. Non avevo capito che voleva cambiare la giustizia. è normale, avevo 15 anni.
Quando Falcone morì, io ero in giro. Non mi ricordo più a fare che cosa. Faceva caldo, forse troppo. Torno a casa, la casa dove sto scrivendo ora. Mia nonna mi accoglie con aria turbata e mi dice “Hanno ammazzato Falcone”. Io rimango allibito. Non so cosa dire e guardo la televisione in silenzio. Spero che almeno sua moglie, ferita, si salvi. Non ce la fa.
Passano i giorni e passano i mesi, mi accorgo che quel giorno ho perso un po’ di infanzia, ho perso un po’ innocenza. Mi accorgo che ho acquisito sempre maggiore coscienza della mafia, mi accorgo che Falcone, come Borsellino, sono un po’ anche parte di me.
Ora vedo alcune brutte facce, di destra e di pseudosinistra, che beatificano questi magistrati, perché sono morti, mentre insultano magistrati come il dottor Di Matteo, al quale questo blog è dedicato. Li insultano, proprio come facevano con Falcone e Borsellino.
Li insultano, li ostacolano, li diffamano, proprio come facevano con Falcone e Borsellino. E ho paura.
E sento l’esigenza di costruire legalità. di costruire società proprio lì, a scuola.
una canzone che parla di me
questa canzone mi rappresenta, mi ricorda la mia adolescenza e post-adolescenza. La metto e ve la dedico… Spero che vi piaccia.
W gli sfigati!
Questo blog serve a me, forse serve anche ad altri. Io mi guardo attorno, guardo indietro per capire me stesso e per capire quello che ho passato. Sono stato un bambino sereno, in pace con me stesso e con il mondo, leggevo tanto, dicevo paroloni, ma giocavo pure e avevo le mie amicizie. Quando ero piccolo, ero biondino, con i capelli mossi, poi i miei capelli sono diventati scuri e lisci . Sono stato un bel bambino, posso dire. Mi è mancata solo la danza classica, ebbasta Michele, hai rotto. Da preadolescente ho iniziato a crescere sempre di più, non che prima fossi stato basso. Mi sono cresciuti anche i brufoli e sono diventato sempre più magro. Mi è spuntata una peluria sotto il naso, che sembrava solo lontanamente una barba. Sono sempre stato il migliore della classe nel profitto, o tra i migliori della scuola. Da preadolescente mi sentivo bruttino, in terza media sono anche diventato un po’ indisciplinato, ma non troppo. Non mi è piaciuta la scuola media, io puntavo al liceo, per me la scuola media è stata troppo facile, demotivante. Non piacevo alle ragazzine e mi dedicavo a tanto tanto onanismo. Mi sono sentito inadeguato, anche se al liceo mi sono trovato bene, soprattutto il primo anno, prendendo dei bei voti e imparando tanti nuovi concetti. In terza ho iniziato ad assumere una fisionomia più adulta, ho incominciato ad avere successo, un po’, con le ragazzine e a sentirmi bello, anche perché, grazie allo sport che praticavo, mi stavo irrobustendo. Alcune volte mi sono sentito inadeguato, sì, ma non troppe, ho avuto la fortuna di sentirmi, molto spesso, bene con me stesso. Mi sento inadeguato quando parlo con VR, forse la vedrò a metà mese. Mi sembra quasi inarrivabile, così bella e piena di fascino.
Ho fatto tutta questa introduzione un tantinello verbosa, per arrivare ad alcuni punti importanti, secondo me.
Il primo di questi punti è rappresentato dal fatto che non vorrei scrivere banalità. Ok, nessuno vuole scrivere banalità, o almeno così sostiene. In che senso scrivo ciò? Quest’anno, dopo molti anni, ho riavuto delle classi delle medie, prima seconda e terza. In prima ci sono 12 tra bimbi e ragazzini molto vivaci, qualcuno troppo, molto entusiasti. Ci sono un paio di signorinelle adorabili, brave ed educatissime. In seconda ne ho 10, bravini, alcuni un po’ vivaci, in terza ne ho 9, Almeno 8 di loro non li sopporto, almeno per ora. Una delle banalità che non voglio scrivere è: questa è l’età critica, blablabla.
C’è EF, quella viperetta che voleva a tutti costi il 10, di cui vi ho parlato, c’è AL, una biondina che si crede una donna fatta, GM, una moretta con la boccuccia a culo di gallina che crede di essere un genio, GP, un maschio dagli occhi a mandorla, né carne, né pesce, un bel po’ sciocchino, ecc. ecc. C’è CN, che è piccola, piccola, veste come una bambina di 9 anni, gli occhialetti tondi da vecchia zia, lo sguardo non troppo acuto, un accento pesante e una balbuzie tremenda, é la classica sfigata della situazione, sì. quella diversa dalla massa. è inadeguata a tutto, non sa parlare di tante cose, non capisce sempre al volo, però ha una volontà di ferro, però è educata, però ce la mette tutta e raggiunge dei risultati incredibili se si pensa alle difficoltà che ha. Qualche giorno fa ho avuto lezione con quegli stronzetti, abbiamo corretto gli esercizi, poi la viperetta del 10 mi ha chiesto se potevano fare conversazione. Io ho detto di sì, purché la facessero in lingua. Ci han provato, ma spesso li ho dovuti riprendere, perché non parlavano uno alla volta, o parlavano in italiano. La viperetta, che tanto vuole il 10, è stata poco più che sufficiente nella conversazione, così come le altre stronzette. Queste acidelle facevano domande a CN, con fare apparentemente cortese, sulle sue abitudini, CN studia tanto, non ha amici, sta solo con i pappagalli, Loro si stupivano, il loro atteggiamento sembrava canzonatorio , CN non è stata scalfita per nulla. Alla fine ho dato i voti, alle stronzette, visto che avevano detto appena qualche frase, in modo abbastanza stentato, ho dato al massimo 6,5, grossa punizione, considerando che avevano medie che partivano dall’8, a CN, ho dato 7,5, anche per premiare l’impegno, perché ha parlato meglio di loro, perché ci ha provato, perché ha ragionato. Anche se non si veste alla moda, anche se ha lo sguardo un po’ da addormentata, gli occhialini da vecchia zia e balbetta e non è carina come loro, ma si impegna ed è educata.
W gli sfigati!
risate per le domande sui tumori
Il primo intento di questo blog era quello di parlare di scuola, di passione per il mestiere, poi, non mi sono potuto esimere dall’inserire certi fatti. Nichi Vendola era, quando scriveva su Liberazione, uno dei miei corsivisti preferiti. Lo ammiravo. Ammiravo,… Avevo 15-17 anni. La mia adolescenza se ne va un altro po’, quando sento queste cose. Mi piaceva molto il suo stile un po’ infiorettato e vagamente retorico, i suoi articoli erano tra i primi che leggevo. Ero contento quando si leggeva dei suoi successi politici e letterari.
L’ennesima delusione politica.
vorrei conoscerti
Oggi, come faccio spesso nei momenti liberi, mi sono messo a curiosare su fb, sui profili di amici, di amici di amici e così via, Ho amici di tutte le età, molti sono alunni, adolescenti, preadolescenti.
Giorgio è un ragazzino normale, come ce ne sono tanti. è magro, con i capelli neri folti corti, e la riga in mezzo. Gli piace Madonna ed ha un viso sorridente. Forse passerebbe inosservato, l’aspetto è piacevole, ma non ha nulla di particolare. Soprattutto è Giorgio, con il suo sorriso, con le sue passioni, con i suoi principi. Giorgio ha 14 anni e va in prima superiore, ha tanti amici, nelle foto sorride assieme a ragazzi e ragazze durante feste, in spiaggia, in campagna. Si chiamano Martina, Andrea, Luca, Sonia. Hanno interessi e passioni, e, prima di tutto, sono Martina, Andrea, Luca, Sonia. Hanno 14-15 anni, come lui, A Giorgio, che è innanzitutto Giorgio, con il suo sorriso, con le sue passioni e le sue gambe magre, lo hanno scritto tanti suoi amici, veri veri, su fb, 184 hanno messo il mi piace ad un post.
Vabbé, Giorgio, che è prima di tutto Giorgio, ha scritto, a 14 anni su fb, che è gay. Vorrei conoscerti Giorgio, non per farti discorsi retorici, ma per avere il privilegio di conoscere Giorgio, che è, prima di tutto, Giorgio.
P.S. Mi sto quasi per commuovere. Che mi succede?