Siamo nel medioevo?

L’omofobia nella scuola privata

Bisognerebbe che tutti capissero che cosa può succedere, quando comanda il pregiudizio. Bisognerebbe che tutti sapessero cosa è la superstizione. Anche questo è il cattolicesimo italiano, che riceve fondi pubblici.  Mi sento un po’ troppo enfatico, retorico, ma quando leggo episodi, come quello raccontato, vedo me stesso. C’è una prof, che viene cacciata da una scuola privata perché lesbica, nel 2014. 

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14 comments

  1. Io ho fatto le scuole private dalle suore e ancora oggi godo della fama di persona dall’ampia cultura e dalla buona educazione. In italia,prima di togliere fondi alle scuole private si dovrebbe investire in quelle pubbliche, altrimenti ci troviamo con due sistemi scolastici non funzionanti.
    La questione religiosa ha la sua valenza, del resto se le scuole fossero comuniste o grilline nessuno si lamenterebbe degli eventuali simboli esposti. Per lo meno io credo che andrebbe così.

    1. io ho insegnato per molti anni nelle scuole private e ho visto un’insalata russa, dove c’è tutto. Ci sono contenuti fortissimi, religione a parte, ci sono abusi e degrado. Ho conosciuto colleghi che lavorano egregiamente e ho visto tanti ragazzi fortemente preparati e lontani dall’immagine del fighetto spocchioso che, per fortuna non è di tutti quelli che le frequentano. Io ho amicizie che durano da anni con ragazzi che ho conosciuto in quelle scuole. Di una ragazza mi sono anche innamorato. Dire scuola privata è dire tutto e dire niente, perché ci sono persone senza Il “problema” principale è quello dell’articolo 33 della Costituzione. . In un sistema liberale se fondi una scuola e gli alunni vengono, bene, sennò chiudi.
      I nostri politicanti hanno creato il neologismo “paritarie”, finanziando gli incapaci e i capaci, senza controllo. è stato detto che queste scuole hanno una funzione pubblica. io ho incontrato tanti bravi ragazzi, ma non ho mai incontrato il figlio di un operaio. Le rette sono di oltre 5000 euro l’anno. Perché io dovrei finanziare, con le mie tasse, un tipo di scuola orientato in un modo ben definito? un’altra delle peculiarità italiane è data dal fatto che le scuole private sono per la gran parte cattoliche. c’è un monopolio privato. la politica avrebbe dovuto contribuire alla scrematura delle scuole valide da quelle che non lo sono. se solo ci fosse una politica e non delle persone a caccia di voti in cambio di denaro.

  2. Via il finanziamento alle scuole private,su questo direi che non ci piove. Però quest’idea che i gay in fondo vadano curati e abbiano problemi ce l’hanno tante persone anche non all’interno della Chiesa. E certi modelli dei mass media non aiutano.

    1. bisognerebbe cercare e unire i laici. Ci sono, hanno voglia di lottare, contro il finanziamento alle private?
      I mass media banalizzano l’immagine dell’omosessuale, dandone una prospettiva caricaturale (Malgioglio, ecc. ecc.). Bisogna partire dal concetto che l’omosessuale è il vicino di casa che si veste in giacca e cravatta, che ha una pettinatura normale oppure è la panettiera all’angolo che gioca a burraco con le amiche e non per forza va in motocicletta, vestita come un uomo. L’altra sera ho visto una bellissima immagine in centro città: due ragazzi sui 20 anni, belli, “normali”, nel senso ragazzi qualunque, che si abbracciavano e baciavano teneramente. vorrei vederne di più, vorrei che diventasse una cosa “normale”. saremmo più civili.

  3. Partendo dal fatto che finanziare una scuola privata è ridicolo (il termine “paritario” in italia non esiste, sei solo un privato che vuole solo altri soldi) e per questo sarebbe da bruciare la scuola con le pinguine dentro. ​Un episodio del genere è disarmante. La pinguina s’è fermata a Levitico 18:22 s’è talmente tanto incarognita su sta cosa che s’è scordata di Matteo 7,1-5. Andasse a fare in culo, la pinguina.

    1. Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
      “Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizo con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”.
      ognuno di questi bastardi (chiamiamoli con il loro nome) si considera legibus solutus. Pensano che, visto che loro sono omofobi, di potere mandare via persone che hanno fatto altre scelte. per molti è normale che queste persone possano fare quello che pare a loro. a molti non frega nulla.
      Il termine paritario mi fa venire l’orticaria e l’orchite, come tutti gli eufemismi.
      Non offendiamo i pinguini (ih ih ih)

  4. è una vita (dal 2000) che dico e chiedo a tutte le persone che si interessano e vivono di scuola (non sulla scuola) di fare un referendum abrogativo della legge 62 del 10 marzo. Una piccola norma fatta dall’allora ministro Berlinguer (sigh!) e D’Alema (righ!!) primo ministro. Per chi non la conosce sinteticamente la si può considerare il grimaldello per strappare soldi dalle scuole statali alle “paritarie” (nome che va di moda ma che significa private). Ma non interessa a nessuno porre questo piccolo referendum, non ai partiti, non ai movimenti che tanto parlano di scuola pubblica (vedi il caso Bologna dello scorso anno).

    1. quando penso alla Costituzione, mi viene da rabbrividire e da ridere. Mi viene da rabbrividire, se penso alla devastazione che è stata fatta e che è sta venendo fatta da quelli che si dichiarano di centrosinistra. Mi viene da ridere, se penso a quello che sarebbe potuto succedere, se la Costituzione fosse stata attuata. è, in molte parti, un libro dei sogni. coloro i quali sono morti, hanno combattuto per scriverla vengono presi per il naso, offesi.
      Mettiamo, per un attimo, che la Costituzione non sia mai esistita. Il governo D’Alema decide il finanziamento alle private. Le chiama “paritarie”, continuando quella neolingua ipocrita dei nostri tempi. Il mondo delle private è un mondo dove c’è dentro tutto, ci sono dei veri supermarket del diploma e poi ci sono delle scuole dove si lavora abbastanza seriamente. Questa legge è italiota, non fa differenze. Io ho lavorato per 3 anni in una buona scuola privata. Non avevo il contratto. Primo problema. A scuola facevo lavorare i ragazzi e quasi tutti lavoravano. Un giorno incontro in centro una collega, che lavora lì da una trentina d’anni. Parliamo del più e del meno Io le dico che mi trovo bene. Io mi riferisco ai ragazzi, Lei mi risponde, qui viene mandata avanti della gente, lo sai perché. fa il gesto con la mano. Perché i genitori pagano. è la stessa cosa che dicono altri colleghi, non dei bolscevichi, che lavorano lì da 25-30 anni. è evidente che ci sono dei problemi alla radice dell’idea di scuola privata. quando andavo al liceo, chi non ce la faceva nella scuola che frequentavo, veniva mandato nella scuola in cui avrei lavorato tanti anni dopo.
      si sarebbe potuto aprire una riflessione sulla scuola privata, invece il centro sinistra ha scatenato una squallida manovra per guadagnare un po’ di voti. Il concetto di laicità non esiste. Chi parla di rispetto della Costituzione viene tacitato di antireligioso. è l’italietta delle tifoserie, dei guelfi e dei ghibellini o peggio, delle curve.
      penso che sarebbe una sfida emozionante come quella dei referendum del 2011, ma i partiti sono troppo deboli. bisogna andare a prendere i cittadini più consapevoli.

      1. condivido al 100%. E’ triste ammetterlo, ma se prima i partiti i politici esprimevano ideologie (a prescindere dalla provenienza) oggi è vero si è solo alla ricerca di consensi di spot più o meno elettorali, ma è evidente che i risultati si vedono l’altissima percentuale di persone che non votano o votano scheda bianca o annullano la scheda (e questi due dati sono scomparsi anche dal sito del Ministero degli Interni) sono quelli che non si riconoscono più in una partito padrone o in idee modello supermarket.

      2. la politica si sta riducendo ad un deserto. è uno stadio pieno dei tifosi più beceri. stiamo diventando come gli usa,dove votano in pochissimi. come è possibile accorgersi di quando non c’è più democrazia? cala un pezzo alla volta, come i capelli che cadono.

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