ho molti interessi, credo di essere una persona abbastanza vivace, uno di queati e’ il buon cibo, abbinato al buon vino. penso che mangiare non sia solo il soddisfacimento di un’esigenza fisica, ma un’esperienza che coinvolge i sensi. leggo le guide gastronomiche, mi piace parlare di ristoranti, adoro gli aperitivi.
quando ho insegnato nella scuola ciellina, in un paese, frequentavo spesso un bar ristorante, dove la gran parte dei cibi erano preparati in casa, con notevoli risultati, con ottimi vini e un eccellente caffe’. molte volte ho pranzato li’ con genitori senza che ci fossimo dati appuntamento, finendo per avere sempre il pranzo pagato, nonostante i miei tentativi di contraccambiare e nonostante i figli fossero molto bravi a scuola. i genitori degli asini non me l’hanno mai offerto. una volta ho pranzato perfino con la mamma di Vr, non so se sapeva qualcosa. tante volte ho preso l’aperitivo con i genitori di am, il bambino vittima del bullo, cosi’ come caffe’ e colazioni. anche quando incontravo i genitori per strada e dicevo loro, oggi pago io, niente da fare, volevano pagare loro. Quando incontravo la madre di an, assieme a quella di cp davanti alla scuola, insistevano per andarmi a prendere il caffe’ direttamente dal bar. Mi sentivo coccolato e,,viziato. Gli anni sono passati, ho insegnato in citta’ e nell’hinterland e i caffe’, cosi’ come i pranzi offerti , sono diminuiti drasticamente. Effetto della crisi o genitori di citta’ con il braccio corto?